il museo degli aquiloni
un museo volante itinerante
la storia |
Gi aquiloni elettrici del '700 |
Gli aquiloni
elettrici
del '700
Nel 1749, in Scozia, Alexander Wilson, successivamente professore di astronomia all'università di Glasgow, usò per la prima volta gli aquiloni per un esperimento scientifico.
Wilson uni tra loro diversi aquiloni (costruendo
cosi il primo treno di
aquiloni di cui si abbia notizia) per sollevare termometri che potessero
misurare la temperatura dell'aria a diverse altezze.
L'esperimento ebbe successo. Il più
alto degli aquiloni arrivò ad una quota di 1000 metri infilandosi nelle
nuvole estive, e Wilson e il suo assistente, Thomas Melville,
continuarono a perfezionare le loro tecniche durante tutta l'estate del
'49 e del '50.
Due anni
dopo, nel giugno del 1752, Benjamin Franklin si servì degli aquiloni per
dimostrare l'identità tra l'elettricità atmosferica e quella prodotta
dalle macchine. L'aquilone di Franklin era una losanga di seta con la coda, con una bacchetta metallica attaccata in punta allo scopo di catturare i fulmini. Il cavo di traino era capace di condurre la corrente elettrica ed alla sua estremità Franklin aveva legato un nastro di seta, cattiva conduttrice se asciutta, che Franklin teneva in mano.
Durante un temporale, Franklin alzò
in volo il suo aquilone, riparando dalla pioggia se stesso ed il nastro
di seta. La pioggia bagnò la seta della vela, che diventò cosi
conduttrice, ed un fulmine percorse l'aquilone ed il cavo di traino
elettrificandoli. Franklin senti l'elettricità accostando una nocca ad
una chiave di metallo che aveva appeso tra l'estremità del cavo e il
nastro di seta che teneva in mano, e che si era caricata elettricamente.
Franklin fu seguito da un gran numero di sperimentatori dell'aquilone
elettrico: De Romas in Francia, padre Beccaria in Italia, il principe
Gallitzin in Olanda, il fisico Van Musschenbroek in Germania. Gli aquiloni elettrici, benché nel corso del '700 non abbiano dato vita ad alcun miglioramento nella forma e nelle prestazioni degli aquiloni, segnano però l'inizio di un'attenzione da parte del mondo scientifico che porterà gli aquiloni, nell'arco di un secolo, dalla losanga di carta ai primi prototipi volanti di aeroplani a motore. |